Ascoltare o parlare? Questo è il dilemma!

Si parla molto spesso di comunicazione, di come migliorare le tecniche di persuasione, dell’atteggiamento para verbale, ma raramente si trattano i punti focali che possono realmente fare la differenza all’interno delle relazioni interpersonali.

Nella nostra società, la tendenza è ormai quella di parlare e l’ascolto è venuto decisamente a mancare; la prova la ritroviamo negli interminabili messaggi vocali che vengono inviati ogni giorno via whatsapp tra le persone, che rappresentano meravigliosi monologhi in cui il canale è unilaterale.

Comunicare correttamente, con empatia ed umanità, sia sul lavoro che nella vita privata, significa riuscire a creare relazioni solide, profonde e durature, capire meglio, evitare fraintendimenti, frustrazioni e senso di solitudine in noi stessi e negli altri.

Di seguito vi ho indicato alcuni suggerimenti da tenere a mente:

Tip 1: ascoltate per capire e non per rispondere

Esiste una enorme differenza. Se ascoltiamo per capire, stiamo permettendo alla persona di fronte di dipingere una tela bianca e creiamo le condizioni per attivare tutti i nostri recettori e cogliere qualsiasi informazione in arrivo, sia diretta che tra le righe, ed elaborarla per fare addirittura delle domande aggiuntive, prima di rispondere.

Se ascoltiamo per rispondere, il nostro cervello perde metà dei pezzi mentre stiamo elaborando delle risposte a ciò che sentiamo, rischiando di non capire, fraintendere e interrompere.

Tip 2: coerenza tra contenuto e contesto

Se avete bisogno di fare una conversazione importante, per avere delle informazioni approfondite su qualcosa, per manifestare un disagio, del malessere o qualcosa che non va bene, fatelo nel contesto giusto. Il corridoio mentre passate, il banco del bar, mentre scaricate la lavatrice ecc, non sono contesti adatti ad una conversazione importante. Se volete che l’interlocutore di fronte a voi dia importanza a ciò che dite, deve esserci coerenza con il contesto in cui viene espresso.

Tip 3: Aria, lasciate spazio a chi parla

Avete presente che brutta sensazione quando il vostro interlocutore finisce la frase al posto vostro? Oppure vi interrompe per rispondere facendovi intendere di avere già capito dove volete arrivare? Ecco. Se non si permette alla persona di esprimersi adeguatamente, coi propri tempi, lasciando spazio, si rischia di far sentire l’interlocutore limitato, magari pensa che abbiate fretta o che non vi interessi starlo a sentire, e questo potete immaginare quali ripercussioni possa avere sulla vostra relazione.

Tip 4: L’attenzione velocizza il processo

Se ponete attenzione quando le altre persone parlano, senza distrarvi, evitate di perdere dei pezzi, capire male, dover richiedere due volte la stessa cosa, far sentire chi parla in dovere di approfondire perché ha la sensazione che non abbiate ascoltato… Tutto questo fa perdere tempo prezioso e riduce la qualità della conversazione e della relazione.

Tip 5: Bilanciate il tempo di ascolto e parlato

Evitate i monologhi. A furia di essere le uniche persone che parlano, vi renderete conto che le persone tenderanno ad evitare di parlare con voi al telefono o di persona. Cercate di essere concisi ma efficaci, non divagate raccontando inutili dettagli che fanno perdere la concentrazione a chi vi ascolta, andate dritti al punto in maniera tale che ci sia sempre spazio anche per l’altra persona di raccontarsi, altrimenti sarete quel genere di amico, collega o parete che “quando inizia a parlare non smette mai”. Terribile!

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